Come trovare il tuo potenziale nascosto secondo la psicologia
Alla scoperta degli studi dello psicologo Adam Grant
Ciao Coffee Lovers, benvenuti allo Psychein Cafè, il luogo dove condivido strategie, storie e strumenti per raggiungere la nostra miglior versione attraverso la psicologia, le neuroscienze e il lifestyle.
Esiste una forza capace di trasformare le sfide in trampolini per il successo.
E oggi la miscela che ho preparato per te vuole raccontarti come questa forza nascosta possa fungere da catalizzatore per il cambiamento, spingendoci a superare quelli che crediamo essere nostri limiti.
Cosa troverai nel menù di oggi?
Come trovare la motivazione intrinseca per scoprire il tuo potenziale
Un esempio pratico e la mia compromissione
Come un giocatore dell’NBA ha portato all’apice il suo potenziale
Come applicare la sua strategia nelle tue sfide
☕ Espresso Psychein
Il potere della motivazione intrinseca nella scoperta del tuo potenziale
Adam Grant è psicologo dell’organizzazione e professore alla Wharton School of the University of Pennsylvania. Oltre ad essere autore di numerosi bestseller, il suo approccio pratico alla psicologia ha contribuito ad un lavoro di ricerca che ha sfornato risultati molto interessanti.
Uno di questi ha riguardato il concetto di “motivazione intrinseca”, ed è proprio questa la forza di cui voglio parlarti oggi.
La motivazione intrinseca è mossa da un desiderio interno e personale di impegnarsi in un'attività per il piacere e la soddisfazione personale, piuttosto che per ricompense esterne come denaro o riconoscimenti.
Ma come troviamo la nostra motivazione intrinseca?
Trovare la motivazione intrinseca significa colmare quello che Grant chiama “il curiosity gap”.
La strategia sta nella curiosità di capire come colmare questo gap, nel disagio e nella frustrazione di non riuscire in qualcosa e nella voglia di trasformare quel disagio in risorsa e miglioramento.
Secondo Adam Grant, infatti, per raggiungere il proprio potenziale e andare oltre ciò che si ritiene possibile, una delle caratteristiche imprescindibili da sviluppare è quella di diventare “creature of discomfort”, una persona alla ricerca di situazioni di disagio che potranno aprirti a grandi scenari e scoperte potenti su di te.
Un esempio pratico e la mia compromissione
Per darti un esempio concreto di questo approccio ti svelo un segreto!
In questi giorni, studiando il materiale di Adam Grant, ho cercato un modo per diventare una “creature of discomfort” e trasformare una situazione sfidante in una possibilità di scoperta di mie capacità.
E allora mi sono imbattuta nella Spartan Race, una gara di corsa ad ostacoli che non era nelle mie corde (la corsa tra l’altro non è sempre stata il mio forte) ma che ho deciso di preparare per scoprire se è davvero così.
Da oggi quindi, inizia la mia preparazione per questa esperienza, e troverai ogni settimana un nuovo angolo allo Psychein Cafè dove ti aggiornerò su come sta procedendo!
Ma manca ancora qualcosa per andare alla scoperta del tuo potenziale nascosto!
Secondo Adam Grant, un elemento fondamentale per rendere la sfida rivelatrice del tuo potenziale è il gioco deliberato!
Come un giocatore dell’NBA ha portato all’apice il suo potenziale
Stephen Curry è un giocatore che ha affrontato diverse difficoltà nel corso della sua carriera: all’inizio uno scetticismo generale riguardo alle sue capacità fisiche che non lo rendevano promettente nè capace, un giorno, di diventare un giocatore dell’NBA. Poi ancora, gli infortuni e le sfide iniziali con i Golden State Warriors prima che diventassero una delle squadre dominanti nell’NBA.
Eppure, nonostante tutto, quel giocatore è ora conosciuto come il miglior tiratore nella storia dell’NBA.
Come ha fatto?
Brandon Payne è stato un allenatore che ha avuto un ruolo significativo nel contribuire al successo e allo sviluppo delle abilità di Curry.
La sua frase tipica era “There is no boring in our workouts”. “Non ci si annoia nei nostri allenamenti”!
L'obiettivo era mantenere gli allenamenti interessanti, sfidanti e focalizzati sulla crescita costante delle abilità di Curry, evitando la noia e mantenendo alta la motivazione intrinseca del giocatore.
Brandon Payne inventò per Stephen Curry il gioco Extreme Twenty-one: aveva 1 minuto per raggiungere 21 punti con diverse tipologie di tiro e dopo ognuno di questi doveva correre a metà campo e tornare indietro. Ogni allenamento era una sfida con sé stesso per battere il punteggio che aveva raggiunto la scorsa sessione. Il resto è storia.
☕ Challenge della Settimana
E tu, quante volte ti sei divertito nella preparazione di una sfida importante?
Quante volte hai pensato di poterti divertire?
Adam Grant consiglia di mettere in atto queste azioni nella preparazione della tua sfida:
Sii un intraprendente giocatore imperfezionista, vai alla ricerca di errori!
Trasforma l’allenamento in un gioco;
Introduci una novità ogni volta;
Gioca contro il tempo;
Misura la tua performance così da avere una metrica da battere nel prossimo allenamento.
☕ Una citazione che ho in testa 💬
“Senza divertimento, il tuo potenziale resterà nascosto”.
Adam Grant
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Ci rileggiamo lunedì, con un altro caffè!
Ciao!